Storia
Frutto di una felice intuizione di Paolo Prodi, fin dalla sua nascita nel 1973 l’ISIG ha rappresentato uno snodo importante per il dialogo tra le differenti storiografie europee, con particolare riguardo a quelle italiana e tedesca. Per intere generazioni di storici italiani e tedeschi l’Istituto ha rappresentato uno spazio privilegiato dove poter sperimentare l’incontro e la connessione tra orizzonti di studio differenti e lo sviluppo di filoni di ricerca capaci di influenzare in profondità la storiografia europea.
Nella sua tradizione l’ISIG ha affrontato questioni centrali della storia religiosa, politica e sociale quali la Riforma, la confessionalizzazione, il disciplinamento sociale e l’evoluzione dello Stato moderno, dando particolare attenzione alle analisi di lungo periodo e favorendo il dialogo con la storiografia di area germanica. In tempi più recenti, l’attività di ricerca dell’Istituto è stata caratterizzata dall’indagine sui problemi chiave delle età di transizione, sugli sviluppi critici della modernità, sulla mediatizzazione della società moderna e contemporanea, sulla storia urbana e della mobilità, sulla digital e public history.
Paolo Prodi ha diretto l’Istituto dal 1973 al 1997. Gli sono succeduti Giorgio Cracco (1998-2005), Gian Enrico Rusconi (2005-2010), Paolo Pombeni (2010-2016) e Christoph Cornelißen (2017-2023). Dal febbraio 2023 il direttore è Massimo Rospocher.