“Nomadi moderni che non lasciano traccia”: Mobilità e repressione degli “zingari” in Tirolo
FBK Aula Piccola
Fondazione Bruno Kessler - Polo delle Scienze Umane e sociali
I casi concreti di alcune famiglie sinte che incapparono nella maglie della polizia e degli organi giudiziari tirolesi, di cui è possibile ricostruire alcuni frammenti di vita grazie alla documentazione archivistica, offriranno lo spunto per descrivere il contesto normativo ed istituzionale in relazione alla cosiddetta “Zigeunerfrage” nell’impero asburgico: vale a dire i controlli e le persecuzioni poliziesche, che si fecero sempre più insistenti e sistematiche a partire soprattutto dagli ultimi decenni del XIX secolo, delle persone identificate come “zingare”.
Dato il quadro austriaco sulla questione (con qualche accenno a quello più ampiamente europeo), ci si concentrerà per l’appunto sul Tirolo. Si tratta di un caso di studio particolarmente interessante in quanto regione collocata su un triplice confine statale – con il Regno d’Italia, la Svizzera e la Baviera: collocazione che rende quindi ancor più visibili i meccanismi di allontanamento e respingimento alla frontiera, gli strumenti e le tecniche di identificazione e controllo, le frizioni con gli stati limitrofi rispetto alle persone “indesiderabili”, le strategie di attraversamento e mobilità di queste ultime, le reti di contatto se non talvolta di vera e propria collaborazione con le popolazioni locali.
Coordinamento scientifico:
Massimo Rospocher (FBK-ISIG)
Sandra Toffolo (FBK-ISIG)
Ciclo di seminari: “Tavola ovale di storia moderna“
Evento in lingua italiana
La presentazione avverrà di persona nell’Aula Piccola della FBK fino a esaurimento posti.
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Immagine: Biblioteca FBK
Speakers
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Francesca Brunet - SpeakerLibera Università di BolzanoDopo la laurea in storia (Università di Firenze e di Venezia) e il dottorato in cotutela (Università di Innsbruck e di Trento), è stata borsista e collaboratrice scientifica presso varie università ed istituti di ricerca in Italia, Austria, Germania e Svizzera. Dal 2019 è ricercatrice del Centro di competenza Storia regionale della Libera Università di Bolzano, dove coordina l’area di ricerca “Storia regionale moderna”. I suoi interessi di ricerca vertono sulla storia delle istituzioni politiche e giudiziarie e del diritto penale, sulla storia sociale della criminalità e della “devianza”, sulla storia della mobilità e delle comunicazioni postali.