Dalla teoria alla pratica: il rilancio delle missioni nella “Nuova” Compagnia di Gesù (1814-1853)

La ricostituzione della Compagnia di Gesù nel 1814 portava con sé una serie di problemi. Tra questi, uno dei più rilevanti e dibattuti era se la cosiddetta “Nuova” Compagnia dovesse ancora porre al centro delle proprie attività pastorali la missione.
Al fine di indagare questo tema si sono presi in considerazione diversi fondi documentari. In primo luogo le circa 1.000 lettere indipetae italiane scritte durante il generalato di Jan Philip Roothaan (1829-1853), definito dalla storiografia il “grande restauratore delle missioni”. In secondo luogo la corrispondenza tra Roothaan e i gesuiti impegnati nelle principali missioni in cui la Compagnia fu nuovamente attiva, dopo la soppressione, a partire dagli anni Trenta del xix secolo e tra la curia generalizia dell’Ordine ignaziano e le principali congregazioni romane, in primo luogo Propaganda Fide.
Questa doppia prospettiva di analisi documentaria consente di mettere in luce le continuità e le discontinuità esistenti tra l’idea della missione, che emerge dalle indipetae, e il concreto governo dell’attività missionaria nella Compagnia durante la prima metà dell’Ottocento, che è possibile indagare attraverso le corrispondenze tra centro romano e periferie missionarie.

Introduce Claudio Ferlan

Coordinamento scientifico
Claudio Ferlan, FBK-ISIG

La presentazione avverrà su Google Meet

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