La geopolitica del pallone. La Coppa del mondo di calcio come maxi-evento politico.

La Coppa del mondo di calcio, dalla sua prima edizione disputata nel 1930, ha progressivamente acquisito un crescente protagonismo sul terreno economico, sociale e soprattutto politico, diventando ben presto un maxi-evento di portata geopolitica globale.
Sono note le strumentalizzazioni propagandistiche delle vittorie dei mondiali promosse dalle dittature di Mussolini e di Videla, ma si tratta solo dei casi più evidenti. Anche governi democratici hanno utilizzato la massima manifestazione calcistica per consolidare il proprio consenso interno o per legittimarsi sulla scena internazionale. La scelta stessa del paese organizzatore è stata un atto politico fin dalla prima edizione del 1930, quando l’attribuzione cadde sull’Uruguay che aveva fatto pressioni per inserire l’evento nei festeggiamenti per il centenario della propria costituzione. Lo è stato, da ultimo, anche Russia 2018, voluta da Putin nel quadro di una più ampia strategia di soft power in cui gli eventi sportivi si sono rivelati funzionali ad accreditare l’immagine internazionale della Russia, sino alle tragiche vicende di queste settimane.
Il seminario sarà l’occasione per riflettere in prospettiva storica sulle implicazioni geopolitiche di un grande evento sportivo.

Coordinamento scientifico
Maurizio Cau, FBK-ISIG

Ciclo di seminari: “Storie in costruzione. Nuovi orizzonti della storia contemporanea”

Evento in lingua italiana

La presentazione avverrà in modalità online

Per collegarsi all’evento è obbligatoria la registrazione entro martedì 17 maggio 2022 alle ore 12.00

Durante l’incontro saranno disattivi webcam e microfono per evitare sovraccarichi di rete