‘Sic transit gloria mundi’: Elementi di imitazione imperiale nel papato moderno

FBK Aula Piccola

Fondazione Bruno Kessler - Polo delle Scienze Umane e sociali

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Fondazione Bruno Kessler - Polo delle Scienze Umane e sociali

Nel corso della sua storia, il carattere spirituale-universale dell’ufficio papale è stato talvolta integrato da un universalismo laico-politico più o meno marcato con elementi e forme imperiali. Nella loro rappresentazione, i papi hanno ripetutamente attinto a simboli imperiali antichi e medievali. Secondo l’ipotesi di lavoro, questo orientamento si basava probabilmente su una legittimazione del potere riconducibile a Costantino e all’antico substrato imperiale dell’urbs. Infatti, la città di Roma era più che ideale e forse l’unico luogo dell’orbis per giocare questa carta dell’imitatio imperialis. Questa evoluzione si può leggere anche come reazione alla messa in discussione del papato della prima età moderna da parte della Riforma e degli Stati europei moderni. In base a ciò, il simbolismo politico del papato, che si manifestava principalmente nei riti e nel mecenatismo, serviva ovviamente a contrastare e compensare il venir meno del potere politico in campo internazionale e del prestigio in un mondo pluriconfessionale. Questo argomento sarà esaminato con un approccio interdisciplinare e diacronico nei campi della politica, del cerimoniale e del mecenatismo artistico o urbanistico.

 

Ciclo di seminari: “Tavola ovale di storia moderna“

Coordinamento scientifico:
Umberto Cecchinato (FBK-ISIG)
Massimo Rospocher (FBK-ISIG)
Sandra Toffolo (FBK-ISIG)

 

Entrata libera fino a esaurimento posti.

 

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Immagine: Biblioteca FBK ar 3-A-20 (1)

Relatori

  • Alexander Koller - Relatore ospite
    Istituto Storico Germanico, Roma
    Alexander Koller ha studiato filologia classica e romanza e storia all’Università di Monaco di Baviera. Nel 1989 ha conseguito il titolo di Magister Artium in filologia latina, nel 1993 il titolo di dottore di ricerca (Dr. phil.) in storia moderna con uno studio sulla mediazione della Pace di Vossem (1673). Dal 1993 è membro dell’Istituto Storico Germanico di Roma e referente di storia dell’età moderna. Nel 1999 è stato nominato Vice Direttore di questa istituzione. Dal 1993 al 2018 fu redattore della rivista 'Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken.' Nel 2010 ha ottenuto la libera docenza per la Storia moderna presso l'Università di Vienna con una tesi sui rapporti tra la corte imperiale e la curia romana nel periodo della confessionalizzazione. Nel 2012 gli fu assegnato un posto di visiting professor dallo stesso ateneo. Nel 2018 ha assunto la redazione delle 'Pubblicazioni online del DHI Roma (Nuova Serie)'.

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