Fondo Enzo Collotti
La Biblioteca FBK ospita il fondo archivistico e librario di Enzo Collotti (1929-2021).Enzo Collotti è nato a Messina il 15 agosto 1929 ed è cresciuto a Trieste. Laureato in Giurisprudenza nel 1951 con una tesi sul tema del lavoro nella Costituzione italiana, dal 1950 ha collaborato con periodici come «Il Ponte», «Occidente», «Il Manifesto» e lavorato alla Feltrinelli. Ha insegnato nelle Università di Trieste, Bologna e Modena fino al 1987, dove ha continuato la sua carriera d’ insegnante di storia contemporanea all’Università di Firenze. Esperto conoscitore delle fonti storiografiche in lingua tedesca, Collotti ha dedicato la sua vita di studioso alle ricerche sul nazionalsocialismo e sul fascismo in Germania, Austria e Italia; in particolare i suoi interessi si sono concentrati sulla Repubblica di Weimar, sull’occupazione tedesca in Italia e sul ruolo dell’Italia stessa nella politica antisemita, sui movimenti per la Resistenza, sul sistema concentrazionario e sulle leggi razziali.
Enzo Collotti si raccontava così:
«Appartengo a una generazione, anno più anno meno, che ha vissuto la lacerazione del sangue d’Europa e che in questa lacerazione ha imparato a interrogarsi sul destino dell’umanità e dell’Europa. Ho conosciuto bambino gli ebrei profughi dalla persecuzione fascista che cercavano ospitalità in Italia, e ho visto i profughi tornare a emigrare cacciati dall’Italia fascista. Ho vissuto la guerra e l’occupazione nazista in una terra di frontiera, potenziale crocevia tra tre civiltà, latina, tedesca e slava, trasformata da fascisti e nazisti in luogo di spietate sopraffazioni”.
Estratto del messaggio pronunciato da Enzo Collotti in occasione del conferimento del premio Montecchio per la Germanistica ricevuto nel 1993.
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Il Fondo personale di Enzo CollottiIl patrimonio bibliografico e documentario dello storico Enzo Collotti (1929-2021), esperto di storia della Seconda Guerra mondiale, di nazismo, fascismo e di storia dell’area di lingua tedesca dal secondo dopoguerra in poi, è frutto di una donazione del figlio Francesco (2023). Considerato tra i maggiori storici di area italo-tedesca, Collotti produsse una mole significativa di documentazione nella sua lunga carriera. Il fondo archivistico (oltre 50 metri lineari) è attualmente oggetto di riordino e inventariazione.